domenica 29 novembre 2015

La Divina Commedia - Lezione 1





L'architettura della Divina Commedia

Prima di tutto bisogna dire di cosa parla la D.C. Racconta del viaggio ultraterreno di Dante necessario per redimersi dal peccato. Accompagnato da VIrgilio scende lungo i gironi dell'inferno, risale per la montagna del purgatorio e, infine, vive l'esperienza tutta intellettuale del viaggio in paradiso, fino ad una fugace vista di Dio.
Ma questo è solo il significato letterale del poema. In realtà la D.C. deve essere letta anche nel suo significato simbolico. In effetti tutto il racconto può essere letto attraverso la lente dell'allegoria: ovvero un altro significato legato alle immagini narrate dalle terzine. Questo è il difficile della D.C., trovare la chiave di lettura allegorica per interpretare il doppio significato.

Quale mondo immagina Dante?
Dante descrive l'universo così come era conosciuto nel '300. Si tratta del sistema tolemaico, che pone la terra al centro dell'universo con tutti gli altri astri che gli girano intorno. Dante immagina l'inferno come un grande imbuto che giunge fino al centro della terra; è la montagna del purgatorio nell'emisfero australe del pianeta (all'epoca inesplorato). La cima del purgatorio ospita l'eden, cioè il paradiso terrestre.

La numerologia di Dante
L'universo di Dante è profondamente influenzato dall'ordine simbolico dei numeri sacri. Così tutto il poema risponde a simmetrie e riferimenti ai numeri 3, 9, 7 e 10. Li ritroviamo nelle 3 cantiche, ognuna delle quali composta da 33 canti con terzine in versi endecasillabi. Il numero complessivo dei canti è: 1(di introduzione) + 33 +33 + 33 = 100. Sono inoltre 9 i cerchi dell'inferno e i cieli del paradiso. Mentre sono 7 le cornici del purgatorio.

Il Plurilinguismo
La D.C. è il più importante testo antico scritto in volgare. Dante usa il fiorentino, triplicando il lessico scritto fino a quel momento conosciuto. I volgare era usato solo per comunicazioni commerciali o simili, e poesie d'amore. Le tematiche (e quindi le parole) di filosofia, storia, arte, religione erano state sempre scritte in latino. Nella D.C. sono attraversati ambienti e personaggi di ogni cultura e livello sociale: il linguaggio è adeguato, ovvero sono presenti diversi registri linguistici (solenne, comico, dotto, popolare ecc.). In questo senso si parla di plurilinguismo.

LA DATAZIONE
Il viaggio di Dante si svolge nel 1300, precisamente inizia l'8 aprile e dura sette giorni. Si è sempre creduto che avesse iniziato a scriverla verso il 1305, ma ultimamente sembra confermato quanto scritto da Boccaccio, secondo cui alcuni canti sarebbero stati scritti prima dell'esilio. In ogni caso completerà l'opera nel 1321 anno della morte.

IL NOME
Dante la intitolò semplicemente "Commedia". Era una storia per tutti e non solo per l'élite; iniziava in una situazione triste per poi finire bene. L'aggettivo "Divina" si deve a Giovanni Boccaccio, ma compare a stampa solo a Cinquecento inoltrato.

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