Nel I secolo d.C. i longobardi vivevano ancora nel cuore dei territori germanici e da qui si spostarono man mano verso sud fino a che nel 568 questi barbari fecero il loro ingresso in Italia.
Entrarono dal Friuli e questa regione rimase sempre un po' la loro patria; da lì si espansero in tutta la pianura padana, in Toscana e nelle zone appenniniche dell'Italia centrale, giungendo fino a Benevento.
L'impero bizantino non riuscì a impedire l'invasione, perchè la scelta del controllo militare del territorio fu quella di abbandonare le aree meno importanti dal punto di vista strategico e di concentrare invece le forze in zone chiave e in principali centri portuali, essenziali per mantenere contatti nel Mediterraneo.
I longobardi durante la loro permanenza in Italia conquistarono ai bizantini molti territori; si occuparono di proteggere le loro zone più importanti. Questo metodo lo usarono anche i bizantini che si limitarono a tenere le proprie terre.
L'invasione dei longobardi fu una novità importante per l'Italia, visto che provocarono la spartizione della penisola in due aree con culture, lingue e religioni diverse. L'area occupata dai longobardi fu chiamata Longobardìa, invece l'area intorno a Ravenna, occupata dai bizantini, fu chiamata Romània.
L'invasione longobarda provocò anche la rottura con il passato romano, togliendo i residui dell'antica aristocrazia romana, le terre andarono sotto il controllo dei nuovi invasori e, i rapporti che ci furono tra i romani e quest'ultimi furono ostili e violenti.
Tra romani e longobardi ci fu un rapporto difficile, a causa anche della diversità religiosa, visto che i longobardi erano ariani.
L'impero bizantino non riuscì a impedire l'invasione, perchè la scelta del controllo militare del territorio fu quella di abbandonare le aree meno importanti dal punto di vista strategico e di concentrare invece le forze in zone chiave e in principali centri portuali, essenziali per mantenere contatti nel Mediterraneo.
I longobardi durante la loro permanenza in Italia conquistarono ai bizantini molti territori; si occuparono di proteggere le loro zone più importanti. Questo metodo lo usarono anche i bizantini che si limitarono a tenere le proprie terre.
L'invasione dei longobardi fu una novità importante per l'Italia, visto che provocarono la spartizione della penisola in due aree con culture, lingue e religioni diverse. L'area occupata dai longobardi fu chiamata Longobardìa, invece l'area intorno a Ravenna, occupata dai bizantini, fu chiamata Romània.
L'invasione longobarda provocò anche la rottura con il passato romano, togliendo i residui dell'antica aristocrazia romana, le terre andarono sotto il controllo dei nuovi invasori e, i rapporti che ci furono tra i romani e quest'ultimi furono ostili e violenti.
Tra romani e longobardi ci fu un rapporto difficile, a causa anche della diversità religiosa, visto che i longobardi erano ariani.
La società longobarda
Questa struttura sociale aveva finalità essenzialmente militari, infatti, solo gli uomini liberi in grado di portare le armi godevano di pieni diritti.I longobardi arrivarono in Italia suddivisi in gruppi e bande, e obbedivano agli ordini di un capo, il duca. I duchi agivano autonomamente. L'usanza di eleggere un re si limitava ai momenti di emergenza, così in occasione della migrazione in Italia, i duchi avevano scelto come re Alboino.
Quando l'insediamento longobardo fu stabile, i duchi preferirono tornare alla nomina di un sovrano e la città di Pavia fu scelta come sede della monarchia, necessaria per affrontare la resistenza bizantina.
I ducati più lontani come il Ducato di Spoleto e il Ducato di Benevento rimasero sempre indipendenti dal potere del re.
Nel nord Italia nel corso del VII secolo di formò il regno di Rotari e con questa solidificazione si ridimensionò ancora di più la presenza bizantina nel nord Italia. Venne messo per iscritto per la prima volta l'editto di Rotari, (leggi sul diritto dei longobardi).
Nel VII secolo avvenne la conversione al cattolicesimo, che diede il via alla fondazoine di importanti monasteri.
Alice Nannini, Mattia Verdorale, Filippo Crescioli
Alice Nannini, Mattia Verdorale, Filippo Crescioli
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