lunedì 23 aprile 2007

Lo stato liberale

“Esisteva un modello generico della struttura e delle istituzioni auspicabili per un paese “avanzato” (con questa o quella variante locale). Uno stato moderno doveva essere uno Stato territoriale più o meno omogeneo, internazionalmente sovrano, grande abbastanza per fornire la base di uno sviluppo economico nazionale, dotato di un corpus unico di istituzioni politiche e giuridiche grosso modo liberale e rappresentativo (avere un’unica costituzione e normativa giuridica) …
Doveva essere composto di cittadini, cioè dell’aggregato dei singoli abitanti del proprio territorio, che godessero di certi fondamentali diritti legali e politici, anziché, per esempio, di corporazioni o gruppi e comunità o altro tipo. (…) “
E. Hobsbawm, L’età degli imperi 1875-1914.



La società di ANCIEN REGIME è stata distrutta da una serie di "rivoluzioni":

ILLUMINISMO
RIV. INDUSTRIALE
RIV. FRANCESE
RIV. AMERICANA

NAPOLEONE
CAPITALISMO

Al suo posto cosa troviamo?? Quale tipo di società è "emersa" dalle trasformazioni tra '700 e '800??

Si può individuare l'origine dello stato moderno come conseguenza dello sviluppo tecnologico della rivoluzione industriale e dello sviluppo giuridico-politico della rivoluzione francese e del riformismo britannico.
La distinzione dall'Ancien Regime si riassume in 4 punti:
1) Il monopolio statale delle forze armate
Prima i vari feudatari e signorotti avevano potere diretto sui loro servitori. L'ordine a livello locale era spesso autonomo rispetto all'autorità del Re. Ora i poteri locali sono eliminati, l’esercito e le forze dell’ordine sono tutte amministrate dal governo centrale.
2) Pubblica amministrazione professionale
Nei vecchi stati la pubblica amministrazione era inefficiente e corrotta. I funzionari erano tutti scelti non per meriti ma per conoscenze, parentele, favori e privilegi. Lo stato moderno ha necessità di una burocrazia efficiente.
3) Mezzi di produzione in mano ai privati
In Inghilterra il passaggio dall'economia agricola all'economia industriale avviene come trionfo della iniziativa privata: fabbriche, terreni, mercato sono gestiti interamente da imprese private. Lo stato favorisce la libera iniziativa e la concorrenza senza entrare nel campo economico. Prima un sistema di dazi, balzelli, regole ostacolavano il commercio e l’aumento dei profitti.
4) Diritti universali dell'uomo
Lo stato moderno fa propri i principi di libertà e uguaglianza giuridica (vedi la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino).

N.B. I diritti che si affermano con lo stato liberale sono i DIRITTI CIVILI. Altri fondamentali diritti saranno introdotti successivamente:
‘700 DIRITTI CIVILI (libertà di opinione, libertà di stampa, diritto di proprietà)
‘800 DIRITTI POLITICI (suffragio universale)
‘900 DIRITTI SOCIALI (sanità, istruzione, pensione, sussidio malattia ecc.)

Perché la borghesia ha realizzato lo stato liberale, non poteva prendersi tutto il potere senza dare troppi diritti?

No, per 2 motivi. Aveva bisogno dell’appoggio delle classi popolari (nelle città) e quindi doveva concedere vantaggi (diritti e leggi più giuste). Inoltre il sistema capitalista aveva bisogno di uno stato che intervenisse poco nelle attività dei suoi cittadini. Per questo regole che limitano il potere del governo e dello stato.

Avevano detto
Il ruolo dello stato era, ai primi dell'ottocento in via di definizione. Secondo i primi liberali inglesi doveva essere come "un domatore del circo", che sta fuori dallo spettacolo, sorveglia, ma non prende parte.
Secondo Thomas Paine ("Buonsenso" - 1776) lo stato doveva solo punire gli eccessi negativi commessi dall'uomo. Crede fermamente nelle capacità del libero mercato di rispondere alle richieste di felicità degli individui. "La società civile è prodotta dai nostri bisogni, e il governo dalla nostra malvagità".
Emmanuel Joseph Siéyès crede come Paine nel libero mercato, sostenendo una naturale propensione dell'uomo alla competizione pacifica, alla cooperazione, alla solidarietà.
Di opinione completamente opposta le idee di grandi pensatori dell'Ottocento:
G. W. Friedrich Hegel ("Filosofia del diritto - 1820) sostiene che lo Stato rappresenta il punto più alto dell'uomo. La società civile non è altro che una giungla, dove la competizione esalta gli aspetti peggiori dell'uomo. E' lo stato a limitare gli istinti biechi dell'uomo e a valorizzarne le virtù. La Prussia era per lui il riferimento concreto di uno stato forte e di una società civile limitata.
Alexis Tocqueville ("La democrazia in America" - 1840) espone una terza posizione, di grande attualità.
"Il tiranno maggiore - sostiene - può essere proprio lo stato democratico con troppa burocrazia e troppo controllo sulla società civile" - La legittimità guadagnata con l'elezione democratica rischia di divenire un pericoloso boomerang se il potere politico non viene controllato da una cittadinanza attiva e competente.

Lo spunto inziale per la lezione era il quesito: Cos'è lo stato?Le varie parti che "formano" uno Stato:
1 - Legislatura
2- Governo
3 - Burocrazia
4 - Amministrazione locale
5 - Magistratura
6 - Forze Armate
7 - Economia pubblica
8 - Scuole
9 - Stato Sociale
10 - Istituzioni culturali.... forse anche altro
Il rapporto del cittadino con questi elementi e il rapporto tra di loro, determina modelli differenti di stato.





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