Le maiuscole si usano così (solo i casi più comuni):
a inizio frase;
in presenza di un nome proprio di persona animale o cosa;
Titoli e cariche uniti al nome: il titolo con iniziale minuscola, il nome del personaggio con iniziale maiuscola: il presidente Ciampi, il ministro Tremonti, il vescovo Simonetti, l'ambasciatore Secchia, il professor Mariotti, il direttore Gandolfi...
Titoli da soli: se si parla della carica in generale, va ancora bene la minuscola: il sindaco di Roma, i generali americani, le encicliche del papa, i re di Spagna... Se invece il titolo è un modo per alludere a una persona in particolare, di solito va la maiuscola: il Primo Ministro ha rassegnato le dimissioni.
Soprannomi e nomi immaginari: appellativi di personaggi veri o nomi di personaggi immaginari si scrivono con iniziale maiuscola: il Re Sole, il Papa Buono, Arlecchino, lo Zio Sam, Babbo Natale eccetera.
Nomi di popolazioni: se sono sostantivi, cioè da soli, serve la maiuscola: i Celti, i Cinesi...Se invece la parola fa da aggettivo, si lascia tutto minuscolo: il popolo italiano, i cuochi francesi, il governo tedesco. Se parliamo di semplice appartenenza geografica o politica, vanno ancora bene le minuscole: i napoletani, gli scandinavi, gli asiatici...
Lo Stato: le denominazioni di uno stato e dei suoi enti vanno in maiuscolo: lo Stato, la Nazione, il Paese, la Repubblica Italiana, il Parlamento, la Camera dei Lord, il Bundestag, il Governo... (ma: il governo Berlusconi).
Organi governativi: le denominazioni di organi governativi, giuridici e amministrativi vanno in maiuscolo: il Consiglio dei Ministri, il Ministero della Difesa, la Procura della Repubblica, il Comune di Pesaro. Denominazioni generiche si scrivono in minuscolo: la magistratura, la polizia, il fisco, le regioni.
Partiti e movimenti politici: i nomi ufficiali dei partiti vanno in maiuscolo: Partito Democratico della Sinistra, Lega Nord eccetera. I movimenti politici si scrivono con iniziale maiuscola solo quando derivano da un nome proprio, quindi: il socialismo, il Marxismo, il nazismo, il Maccartismo.
Istituti di insegnamento: scuole, università, istituti di pubblica istruzione si scrivono con iniziali maiuscole. Il nome proprio dell'istituto può essere scritto tra virgolette (è più appropriato). Quindi: Istituto Superiore per le Arti e Scienze Grafiche "Aldo Manuzio"; Politecnico di Torino. Per corsi e materie di insegnamento bastano le minuscole: il corso di laurea in filologia classica, il professore di diritto romano.
Nomi geografici: il nome comune in minuscolo, il nome proprio con l'iniziale maiuscola. Esempio: il lago di Garda, il passo del Brennero. A meno che:
- il tipo di luogo non sia entrato a far parte del nome proprio: le Bocche di Bonifacio, la Valle d'Aosta.
- Il nome di luogo sia generico e quindi non sufficiente a identificarlo, esempio: il Mar Rosso, il Lago Maggiore, il Massiccio Centrale.
Nei nomi di luogo stranieri, la maiuscola è d'obbligo. Il Lesina, nel suo manuale di stile (vedi Libri), fa notare che non bisognerebbe ripetere in italiano la denominazione generica già compresa nel nome straniero: il Rio Grande (non: il fiume Rio Grande); la Sierra Morena (non: la catena della Sierra Morena) eccetera.
Quartieri e vie di città: i nomi di zone e quartieri urbani si scrivono con iniziale maiuscola: i Parioli, Porta Palazzo. Per i nomi di vie e piazze è opportuno ricordare che i termini via, piazza e simili si scrivono in minuscolo. Quindi: via Montenapoleone, piazza Castello, viale Europa, largo Saraceni...
Periodi storici e culturali: se di grande rilevanza, con iniziale maiuscola. Quindi: il Medioevo, il Rinascimento eccetera. Se si tratta piuttosto di movimenti e stili, va bene la minuscola: neoclassicismo, impressionismo.
Festività e nomi di mesi: le festività civili e religiose si scrivono normalmente con iniziale maiuscola: il Venticinque Aprile, la Quaresima, il Primo Maggio, il Columbus Day.
Il nomi dei mesi si possono scrivere invece normalmente in minuscolo: gennaio, febbraio, marzo...
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