martedì 13 ottobre 2015


L’illuminismo Lumières in francese Enlightenment in inglese

Che cos’è l’illuminismo?« L’uscita dell’uomo dal suo stato di minorità di cui egli stesso è responsabile. Minorità, ossia incapacità di servirsi del proprio intelletto senza sottostare alla direzione di altri; minorità di cui egli stesso è responsabile, poiché la causa di essa non risiede in un difetto dell’intelletto, ma nella mancanza di decisione e di coraggio di sapersene servire senza la direzione di altri. Sapere Aude! Abbi il coraggio di servirti del tuo intelletto. Ecco il significato dei Lumi». Immanuel Kant 1784

Periodizzazione: dagli anni ’30 del ‘700 (XVIII sec.). Le idee portanti saranno patrimonio comune della cultura occidentale, ma dal punto di vista storiografico si fa finire nel 1776 con il tramonto dell’esperienza politica definita “dispotismo illuminato”.

Cosa volevano gli illuministi?
Volevano cambiare gli aspetti negativi della società attraverso l’uso della RAGIONE. La parola stessa fa riferimento ai “lumi” utili per “fare luce” sull’oscurantismo imposto alle persone da un mondo dominato da ignoranza, tradizione, autoritarismo politico e religioso. Concettualmente l’illuminismo sancisce il principio dell’azione razionale rispetto alla rassegnazione ad un destino predefinito (fatalismo, superstizione, ubbidienza).
Siccome per cambiare occorre conoscere ecco che con il movimento illuminista nascono o si perfezionano una quantità infinita di studi:

- chimica (Lavoiser)
- antropologia
- sociologia
- elettrologia (Volta, Galvani)
- pedagogia
- economia (Smith)
………..
Chi erano gli illuministi?
Esponenti della corrente di pensiero che poi sarà identificato come illuminista sono esponenti di alta cultura appartenenti ai diversi ordini. Questo significa che c’erano illuministi tra i borghesi, tra i nobili e anche tra il clero - élite culturale. Si definì proprio in questo periodo la figura dell’intellettuale o, per dirla alla francese, del philosophe.

Dove si diffonde l’illuminismo?
L’illuminismo ha la sua patria in Francia ma si diffonde in tutta Europa e in Nord America. Le sue radici affondano nel rinascimento, nella rivoluzione scientifica e nel riformismo britannico.
Ma siccome si manifesta principalmente come opposizione ai regimi assolutistici del Settecento, conosce maggior successo proprio nei paesi più autoritari.

Perché l’illuminismo si diffuse così tanto?
Rispetto alle precedenti esperienze di rinnovamento del pensiero gli illuministi poterono avvalersi di nuovi strumenti di diffusione del sapere : oltre ai giornali e alle riviste erano di moda molti luoghi di ritrovo come i caffè, società patriottiche e di lettura, i club, i teatri, le accademie d’arte e, anche, le logge massoniche.

Personalità di rilievo

Voltaire Lettere filosofiche 1733
Le lettere filosofiche sono una specie di “manifesto” del movimento. Voltaire era un grandissimo propagandista che di lavoro scriveva articoli sui giornali e interveniva nei dibattiti pubblici (che all’epoca si tenevano nei salotti dei personaggi più importanti e più influenti). In questo pamphlet critica duramente il governo francese per l’arretratezza delle leggi e la corruzione degli amministratori. La Gran Bretagna era presa a modello positivo, con il Parlamento che poteva controllare le azioni del re, e con un ordinamento legislativo proteso a favorire il commercio, la concorrenza, l’abolizione dei privilegi feudali.
Voltaire, per primo, inventa la figura dell’intellettuale che attraverso il suo lavoro contrasta il potere; nei secoli precedenti la persona di cultura “serviva” il potere.[1] La novità è che adesso c’è un nuovo interlocutore: l’opinione pubblica. (vedi scheda nel testo)
Altre opere importanti: Trattato sulla tolleranza, Candido.


Montesquieu Lo spirito delle leggi 1748
Con una dissertazione molto tecnica espone le possibili forme di governo (che sono tre: la monarchia basata sull’onore, la repubblica basata sulla democrazia o l’oligarchia, e la tirannide basata sulla paura). Individuata la composizione del potere di autorità (indagine razionale) viene esposto il modo per evitare la tirannide: divide il potere esecutivo detenuto dal governo dal potere legislativo detenuto dall’assemblea degli eletti. Infine il potere giudiziario deve essere indipendente e autonomo rispetto agli altri due poteri.
N.B. Montesquieu non aveva simpatia per la forma repubblicana, il suo ideale era una monarchia costituzionale sul modello inglese.

Rousseau Contratto sociale 1762
A differenza degli altri illuministi Rousseau non auspicava il mantenimento dell’assetto politico monarchico con qualche riforma, ma sosteneva – sulla base di un ragionamento esposto in questo famosissimo saggio – la nascita di una repubblica fondata sul principio della volontà generale e della partecipazione del popolo alla vita politica. Un modello politico che influenzerà i rivoluzionari dei due secoli successivi.

Immanuel Kant Critica alla ragion pura 1781 (Germania)

Adam Smith La ricchezza delle nazioni 1776 (Scozia)
E’ la prima indagine sistematica del funzionamento della società capitalistica nell’età della manifattura. Propone il LIBERISMO come sistema economico per accrescere la ricchezza delle nazioni e degli individui. La teoria liberista si basa sul presupposto che la naturale inclinazione degli uomini alla ricerca egoistica del proprio interesse giovi tendenzialmente all'interesse dell'intera società. Da qui la necessità di “lasciare liberi” gli uomini di arricchirsi (sistema conosciuto con i termini “laissez-faire” o “free-trade”).

Diderot e D’Alambert L’enciclopedia 1751-1765
Opera monumentale simbolo del movimento (17 volumi + 11 di tavole), l’enciclopedia fu scritta da Diderot e d’Alambert coadiuvati da 160 collaboratori.
[1] Nel medioevo e ancor di più in epoca moderna il centro della cultura erano le “corti” di regnanti e signori locali. L’uomo di cultura per vivere doveva “accasarsi” presso una corte e quindi era alle dipendenze del potere.

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